LEGGI CONTRO LEGGE

A prescindere dalle cosiddette “leggi ad personam” che sono assolutamente esecrabili, è inconcepibile che i ns. Governanti possano fare delle “Leggi contro Leggi” ed il Presidente della Repubblica gliele sottoscriva.

Quali sono queste “Leggi contro Leggi”?

Ma è ovvio, tutte quelle che unilateralmente cambiano gli accordi presi precedentemente, in sede fiscale, in sede di CCNL, in sede di pensioni, in sede di servizi sociali, etc., etc., relativi a diritti o doveri determinati da normative già definite.

Tutte le Leggi dovrebbero avere una valenza dal momento in cui vengono promulgate solo per coloro che non ne usufruiscono già, ma non si possono cambiare le carte in tavola unilateralmente in corso d’opera, se toccano la sfera d’interesse dei Cittadini, in base alla quale hanno programmato la loro vita.

Facciamo qualche esempio: se i CCNL prevedono gli aumenti contrattuali in base a determinati parametri, questi non possono essere cambiati per coloro per i quali il contratto è in corso di validità; se le leggi fiscali prevedono determinate agevolazioni o oneri, questi non possono essere modificati fino a che i Cittadini coinvolti siano portatori di dette agevolazioni e detti oneri, altrettanto dicasi per le pensioni e quanto altro. Potrebbero esserlo solo in senso migliorativo, ma sicuramente non peggiorativo, che è quello che spesso accade.

In pratica, quando lo Stato fa un qualsiasi accordo con il Cittadino non può modificarlo unilateralmente durante il corso dell’accordo, perché questa è una GRANDISSIMA TRUFFA ed un atto di ALTO TRADIMENTO ai danni del Cittadino e della sua Famiglia che, in base a quegli accordi, ha programmato il proprio regime di vita.